L'"Organismo etico indipendente" è un attacco frontale al parlamentarismo europeo

Il cosiddetto "Organismo etico indipendente" è fondamentalmente difettoso e minaccia il parlamentarismo europeo. Nella sua forma attuale, manca di una base giuridica, indebolisce la separazione dei poteri e non garantisce la sua indipendenza. Il Gruppo PPE si oppone quindi fermamente all'esito dei recenti negoziati tra le istituzioni europee e chiede una revisione dell'approccio. Una "Commissione per gli standard nelle cariche pubbliche dell'UE" sarebbe una soluzione molto migliore.

"Il diritto dell'organismo proposto di indagare e pubblicare i singoli casi potrebbe portare a esporre pubblicamente e condannare dal tribunale dell'opinione pubblica membri innocenti del Parlamento europeo, anche nei casi in cui non si sono verificati illeciti", afferma l'eurodeputato Sven Simon, portavoce del Gruppo PPE nella Commissione Affari costituzionali del Parlamento.

"Il Consiglio partecipa alla definizione delle regole etiche ma rifiuta di esserne vincolato, creando uno squilibrio istituzionale inaccettabile. Inoltre, porre il segretariato sotto l'autorità della Commissione è altamente problematico, in quanto non rispetta la separazione dei poteri. Infine, i cosiddetti esperti indipendenti dell'"Organo etico" devono essere rieletti dopo tre anni. Questo compromette la loro indipendenza", continua Simon.

"Invece di concentrarsi sulla definizione di norme e standard giuridici chiari, l'organismo si muoverà sul terreno scivoloso dell'etica, con un potenziale di abuso politico", spiega Simon. "Questo organismo non deve sostituire contemporaneamente la polizia, i pubblici ministeri e i giudici. Né può diventare un superpotere sia sul ramo legislativo che su quello esecutivo dell'Unione Europea. Questo potrebbe servire come un pericoloso modello per i governi autocratici per creare istituzioni simili a livello nazionale per soffocare l'opposizione".