Abolire il lavoro forzato, non le nostre PMI

05.03.2024 12:42

Abolire il lavoro forzato, non le nostre PMI

Avviso importante
Questo documento e' stato tradotto automaticamente.
Mostra versione originale
Uyghur1 [nid:104603]

"Il lavoro forzato è una grave violazione dei diritti umani. Siamo riusciti a concordare una legge che contribuirà all'eliminazione della schiavitù moderna", ha dichiarato l'eurodeputato Jörgen Warborn, capo negoziatore del Gruppo PPE per il regolamento sul lavoro forzato e portavoce per il commercio internazionale.

"Per garantire che le imprese, e in particolare le piccole e medie imprese (PMI), non siano sovraccaricate di ulteriori adempimenti amministrativi rispetto a quelli che già devono affrontare oggi, il Gruppo PPE ha insistito su un approccio basato sul rischio, fornendo al contempo un sostegno pratico alle PMI. Ciò include disposizioni specifiche per le PMI, come una linea telefonica diretta con sede nel loro Paese, che consentirà loro di ricevere assistenza in tempo reale per conformarsi al regolamento", ha proseguito Warborn.

I negoziatori del Parlamento europeo e degli Stati membri hanno concordato di bandire dal mercato dell'UE i prodotti realizzati con il lavoro forzato.

Andreas Schwab, portavoce del Gruppo PPE per il mercato interno e la protezione dei consumatori, ha aggiunto: "Dovevamo garantire che le future indagini si concentrassero solo sui pesci grossi e non sui casi minori. Ma perché il nuovo sistema funzioni nella pratica, dobbiamo dare alla Commissione le risorse necessarie per indagare su questi casi ad alto rischio. Ciò è particolarmente importante alla luce della legislazione bloccata sulla Corporate Sustainability Due Diligence (CSDDD), su cui questa legge si basa e fa riferimento. Il modo in cui questi due atti legislativi interagiranno in futuro non è ancora stato definito, ma spetterà alla Commissione garantire un regime di conformità funzionante e coerente. In generale, comunque, tutti gli obblighi di comunicazione per le aziende importatrici dovrebbero essere consolidati in un'unica relazione basata su un unico modulo".

"Uno degli elementi chiave che il Gruppo PPE è riuscito a escludere dalla legislazione è l'inversione dell'onere della prova, che avrebbe solo creato maggiore incertezza e oneri per le aziende già sovraccariche", ha dichiarato Warborn. "Credo che siamo riusciti a trovare una proposta che garantisce l'efficacia della legislazione nel contribuire a sradicare il lavoro forzato, proteggendo allo stesso tempo le PMI dagli oneri normativi. Le PMI europee devono sentire che l'UE lavora per loro, non contro di loro. Sono lieto che l'accordo includa un articolo specifico sul sostegno alle PMI".

Il Parlamento europeo e gli Stati membri devono ora approvare formalmente l'esito dei negoziati.

Nota agli editori

Il Gruppo PPE è il più grande gruppo politico al Parlamento Europeo con 178 deputati provenienti da tutti gli Stati membri

Altri contenuti collegati