Negoziati conclusi per una legge sul restauro della natura fortemente rivista

09.11.2023 22:55

Negoziati conclusi per una legge sul restauro della natura fortemente rivista

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Panorama aereo sulla pittoresca valle del fiume che serpeggia tra dolci colline di pascoli, coltivazioni agricole, case rurali e verdi paesaggi estivi.

Nella tarda serata di oggi, i negoziatori degli Stati membri dell'UE e i gruppi politici del Parlamento europeo hanno portato a termine i negoziati sulla legge per il ripristino della natura.

"Voglio ringraziare i miei colleghi per il lavoro svolto e per le modifiche positive apportate al testo. Ci rallegriamo del fatto che il testo finale di questa legge abbia poco a che fare con la proposta originale della Commissione", afferma Christine Schneider, eurodeputata che ha partecipato ai negoziati per il Gruppo PPE.

"La proposta della Commissione era ideologicamente orientata, praticamente irrealizzabile e un disastro per gli agricoltori, i proprietari di foreste, i pescatori e le autorità locali e regionali, soprattutto nelle aree densamente popolate. Inoltre, rischiava di rallentare la realizzazione di infrastrutture chiave e di energie rinnovabili, fondamentali per raggiungere i nostri obiettivi climatici. Siamo lieti di vedere che gli altri gruppi politici si sono mossi nella nostra direzione su molte delle nostre principali preoccupazioni", sottolinea Schneider.

"Il Gruppo del PPE ora verificherà seriamente l'esito dei negoziati odierni prima della commissione ambiente e delle votazioni in plenaria, tenendo presente che il ripristino della natura e il raggiungimento dei nostri obiettivi climatici vanno di pari passo con l'agricoltura e la silvicoltura. Solo così potremo garantire la sicurezza alimentare dell'Europa", ha dichiarato Schneider.

Tra i miglioramenti più significativi apportati al testo di legge:
- Non c'è più l'obbligo di rinaturare il 10% dei terreni agricoli, che avrebbe ridotto notevolmente i terreni agricoli e contribuito all'inflazione.
- Un approccio basato sullo sforzo e sul principio di non deterioramento, invece dell'approccio top-down obbligatorio proposto dalla Commissione.
- La sicurezza alimentare è stata definita come un obiettivo centrale della legge, necessario per ridurre i prezzi dei prodotti alimentari.
- I fondi dell'UE per l'agricoltura e la pesca (PAC e PCP) non saranno utilizzati per le misure di ripristino della natura.
- Le nuove regole non si applicano ai progetti di energie rinnovabili e alle opere infrastrutturali fondamentali.
- Un freno d'emergenza per congelare gli obiettivi dei terreni agricoli, se la sicurezza alimentare o la produzione sono minacciate.
- È stato eliminato il controverso obiettivo di riportare la natura allo stato in cui si trovava negli anni Cinquanta.
- Il ripristino delle torbiere è volontario per gli agricoltori, non obbligatorio.
- Gli Stati membri devono dare priorità alle aree Natura 2000, non ai terreni agricoli.
- Per gli agricoltori, sono gli sforzi che contano, non i risultati.

Nota agli editori

Il Gruppo PPE è il più grande gruppo politico al Parlamento Europeo con 178 deputati provenienti da tutti gli Stati membri

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