Agite ora, o l'industria automobilistica europea sarà perduta

Il Gruppo PPE continua a lanciare l'allarme sul divieto di utilizzo dei motori a combustione, una politica a cui si è sempre opposto, e sollecita la Commissione europea ad adottare un approccio più sfumato e realistico alla riduzione delle emissioni.

"La casa è in fiamme, e quasi ogni settimana ci sono nuovi annunci di licenziamenti da parte di produttori o fornitori del settore automobilistico", afferma Jens Gieseke, portavoce del Gruppo PPE per l'industria automobilistica.

"Abbiamo bisogno di riportare la ragione e il realismo nella nostra politica. Il futuro dell'industria automobilistica non è puramente elettrico, ma non è nemmeno puramente a combustione. Abbiamo bisogno di un mix di tecnologie e di un'apertura a tutte le tecnologie. La Commissione deve abolire il divieto sui motori a combustibili fossili entro la fine dell'anno e consentire a tecnologie come gli ibridi plug-in, gli estensori di autonomia e i carburanti sostenibili di continuare a svolgere un ruolo dopo il 2035", sottolinea Gieseke.

Adottando un approccio tecnologicamente neutrale, l'UE deve permettere agli ingegneri di trovare le soluzioni migliori e di innovare, invece che ai burocrati di Bruxelles, creare obiettivi chiari e lungimiranti per l'industria, ma lasciare che sia l'industria stessa a decidere come raggiungere gli obiettivi, promuovendo uno spirito di concorrenza e innovazione che guiderà il progresso e creerà opportunità.

"Se non agiamo subito con decisione, perderemo per sempre questa industria vitale", avverte Gieseke. "Chiediamo alla Commissione di correggere l'errore della scorsa legislatura e di lavorare con noi per garantire il futuro dell'industria automobilistica europea".