L'alta velocità ferroviaria può unire l'Europa, se gli Stati membri si fanno avanti

Il Gruppo PPE accoglie con favore la proposta odierna della Commissione europea di aumentare gli investimenti nell'alta velocità e nel trasporto sostenibile. Sono necessari per migliorare la mobilità e mantenere la rete di trasporto europea moderna e a prova di futuro.

"Una volta costruiti, i treni ad alta velocità sono un ottimo modo per collegare le città europee. È positivo che la Commissione europea voglia continuare a sostenere l'espansione e a mobilitare nuovi investimenti. Dobbiamo investire di più in collegamenti di trasporto sostenibili e veloci se vogliamo migliorare la mobilità in Europa e rendere la rete a prova di futuro. Allo stesso tempo, questo ci permetterà di ridurre ulteriormente le emissioni, promuovere la crescita e avvicinare ancora di più l'Europa", afferma Jens Gieseke, portavoce del Gruppo PPE per i Trasporti e il Turismo.

Tuttavia, molti Stati membri rischiano già di non raggiungere gli attuali obiettivi di espansione, spesso inferiori, previsti dall'attuale regolamento sulle reti transeuropee di trasporto.

"Non dobbiamo quindi ignorare la realtà: l'espansione o la costruzione di nuove infrastrutture ferroviarie è enormemente costosa e richiede un'incredibile quantità di tempo. Questo sforzo vale la pena, ma solo se gli Stati membri sono pienamente coinvolti e disposti a sostenere i rischi politici e finanziari. Solo allora la visione di una vera e propria rete ferroviaria europea ad alta velocità che si estenda oltre l'Europa occidentale potrà diventare una realtà. Contiamo quindi sul coraggio politico e sulla volontà delle capitali europee di unire le forze con noi su questa importante questione", ha sottolineato Gieseke.

Il Gruppo PPE ritiene che una rete di trasporti ben sviluppata sia essenziale per la crescita economica e la competitività dell'Europa. Lavoreremo con la Commissione europea e il Consiglio per realizzare una politica dei trasporti ambiziosa e realizzabile, a beneficio di tutti i cittadini e le regioni europee".