Raggiunto un accordo di riferimento per le donne nei consigli di amministrazione delle società in Europa

"D'ora in poi, l'equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società deve essere la regola e non solo qualcosa in cui sperare. Avevamo la sensazione di essere sul punto di realizzare una pietra miliare per l'uguaglianza di genere nell'UE e, fortunatamente, le nostre aspettative sono state soddisfatte", ha dichiarato Maria Graça Carvalho, eurodeputata del gruppo PPE, negoziatrice della proposta di direttiva sull'equilibrio di genere tra gli amministratori non esecutivi delle società quotate in borsa.

Questa sera (martedì), i rappresentanti del Parlamento europeo, della Commissione e del Consiglio hanno raggiunto un accordo che aprirà la strada all'adozione di una nuova legge europea. La direttiva sulle donne nei consigli di amministrazione ha lo scopo di aumentare l'equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società quotate in borsa nell'UE e di garantire un'equa rappresentanza delle donne nei consigli di amministrazione delle società private. In particolare, obbligherà gli Stati membri a garantire, entro la fine di giugno 2026, un obiettivo del 40% di amministratori non esecutivi detenuti da membri del sesso sottorappresentato o del 33% per tutti i membri dei consigli di amministrazione.

"Le donne aspettavano questa decisione da 10 anni e finalmente le loro aspettative sono state soddisfatte. Le donne non possono e non vogliono aspettare ancora così a lungo: la parità di genere deve essere al centro di tutto ciò che facciamo. Questo sarà un esempio per tutti gli altri campi, compresa la politica. Abbiamo bisogno di donne a tutti i tavoli in cui si prendono decisioni", ha dichiarato Carvalho.

Descrivendo un recente incontro nel quadro dei negoziati con la Presidente von der Leyen, a cui hanno partecipato i rappresentanti della maggior parte delle famiglie politiche del Parlamento europeo, la signora Carvalho ha sottolineato: "Sono stata onorata e commossa nel vedere la partecipazione di Vivian Reading, l'ex vicepresidente della Commissione europea che ha avviato questo processo oltre dieci anni fa. La sua presenza è stata di ispirazione per tutti noi. Credo che al PPE vada riconosciuto il merito di aver sostenuto l'avanzamento di questa direttiva".