Dopo Mariupol, l'UE dovrebbe aumentare la pressione sulla Russia

Elmar Brok, presidente della commissione Affari esteri del Parlamento europeo (PE), e Andrej Plenković, presidente della delegazione ucraina del PE, hanno condannato con forza l'attacco terroristico a Mariupol e hanno invitato il Consiglio Affari esteri ad aumentare la pressione su Mosca.

Sotto la presidenza di Elmar Brok, la Commissione Affari esteri del PE ha tenuto un dibattito straordinario sulla situazione in Ucraina e ha avuto uno scambio di opinioni con l'ambasciatore Kostiantyn Yelisieiev e Gunnar Wiegand, direttore del SEAE (il Servizio europeo per l'azione esterna).

Brok e Plenković hanno condannato con forza l'attacco terroristico dei separatisti sostenuti dalla Russia alla città strategica di Mariupol. 30 persone sono state uccise, tra cui dei bambini, e un centinaio sono state ferite. Hanno espresso le loro condoglianze alle famiglie delle vittime e alle autorità ucraine.

Hanno inoltre messo in guardia da un'ulteriore destabilizzazione dell'Ucraina e hanno sottolineato le violazioni degli accordi di Minsk per il cessate il fuoco, chiedendo un'immediata de-escalation delle ostilità. Plenković ha suggerito che i ministri degli Esteri dell'UE, riuniti giovedì, intensifichino ulteriori misure restrittive, in particolare in ambito finanziario, nei confronti di Mosca, che continua a sostenere i separatisti.

Dopo aver ribadito il pieno sostegno all'integrità territoriale dell'Ucraina e alle sue ambizioni europee, Plenković ha affermato che la situazione della sicurezza, insieme a tutti gli aspetti dell'attuazione dell'Accordo di associazione UE-Ucraina, sarà discussa in dettaglio alla prima riunione della Commissione parlamentare di associazione (di cui è presidente) che si terrà a fine febbraio a Bruxelles.