Iacolino (Grande Sud/PPE): Subito revisione accordo UE – Marocco per tutelare produzioni agricole del Sud Europa e dei nostri territori

20.03.2013 15:00

Iacolino (Grande Sud/PPE): Subito revisione accordo UE – Marocco per tutelare produzioni agricole del Sud Europa e dei nostri territori

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L'On. Salvatore Iacolino (Grande Sud/PPE), componente della Commissione per il Commercio internazionale, ha presentato oggi un’interrogazione scritta alla Commissione europea sulla necessità di rivedere l’accordo commerciale fra UE e Marocco sulla liberalizzazione dei prodotti agroalimentari e della pesca per salvaguardare le produzioni italiane e, in particolare, quelle meridionali e siciliane che più di altre pagano il prezzo di una concorrenza che genera squilibri ed una competizione non sostenibile.

“La Commissione europea – afferma Iacolino – deve prendere atto che l’accordo – così com’è stato approvato – risulta ben più favorevole al Marocco, mentre sanziona le nostre produzioni, in particolare quelle relative al settore dell’ortofrutta. Dall’entrata in vigore dell’accordo (1 ottobre 2012) ilcomparto agricolo e ortofrutticolo dell'Europa del Sud, italiano e siciliano, lamenta una distorsione del mercato dovuta a costi di produzione inferiori dei prodotti marocchini importati, senza le indicazioni geografiche di produzione, a discapito della competitività delle produzioni europee.  Si stima, infatti, che le produzioni importate del Marocco - relative all'accordo in questione - corrispondano al 15% - 25 % di quelle che invece vengono esportate dal Marocco in ambito UE.

La previsione di una clausola di revisione entro i tre anni dall'entrata in vigore (artt. 6-7) suggerisce - conseguentemente - che l’Unione europea intervenga, in tempi rapidi, per tutelare le produzioni del Sud Europa e garantire regole condivise che tutelino la qualità delle produzioni agricole europee in una logica di reciprocità delle condizioni con i competitors del Regno Unito del Marocco.

La Commissione Europea – conclude Iacolino – deve pertanto procedere con sollecitudine ad un negoziato per verificare incidenza ed effetti dell'Accordo e tenere nella giusta considerazione la realtà degli agricoltori dell'Europa meridionale, predisponendo misure di reale sostegno in favore degli agricoltori per le produzioni sensibili dell’Europa del Sud (carciofi, pomodori, arance, zucchine, cetrioli, pesche, uva, albicocche) più esposte alla concorrenza inaccettabile dei produttori dell’altra sponda del Mediterraneo”.

  

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