Raggiunto un accordo per chiudere il rubinetto del petrolio e del gas russo

03.12.2025 1:30

Raggiunto un accordo per chiudere il rubinetto del petrolio e del gas russo

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Il Parlamento europeo e gli Stati membri dell'UE hanno raggiunto un accordo per eliminare gradualmente il gas, il GNL, il petrolio e i prodotti petroliferi russi, rafforzando la proposta REPowerEU della Commissione europea e chiudendo le principali scappatoie per evitare l'elusione.

"L'accordo di questa sera invia un messaggio chiaro e forte: L'Europa non dipenderà mai più dal gas russo. Si tratta di un risultato importante e di una svolta storica nella nostra politica energetica". Il Parlamento europeo ha adottato una posizione eccezionalmente ferma e solida, rafforzando in modo significativo la proposta della Commissione. Naturalmente, il risultato è un compromesso, poiché abbiamo dovuto tenere conto degli interessi degli Stati membri, ma la direzione è chiara. L'Europa ha pagato alla Russia più energia di quanta ne abbia fornita all'Ucraina come sostegno. Ogni giorno in cui l'Europa continua ad acquistare energia russa significa vite perse in Ucraina", ha dichiarato Inese Vaidere, eurodeputata, capo negoziatore del Parlamento europeo per la commissione Commercio internazionale.

L'accordo introduce l'esenzione dall'autorizzazione preventiva per le importazioni di gas, un monitoraggio più severo (anche sulle flotte ombra) e sanzioni massime efficaci e armonizzate. I nuovi contratti per l'energia russa saranno vietati dall'inizio del 2026.

"L'eliminazione graduale del gas russo è una questione di sicurezza, sovranità e valori europei condivisi. L'Europa sta compiendo un passo deliberato e responsabile per porre fine a questa dipendenza in modo da rafforzare la nostra resilienza energetica e mantenere l'accessibilità economica per le famiglie e l'industria". Per garantire l'efficacia dell'eliminazione graduale, l'accordo prevede controlli rigorosi sull'origine e sulla proprietà, nonché un monitoraggio rafforzato per chiudere le vie indirette e le scappatoie. Allo stesso tempo, abbiamo progettato il quadro normativo in modo che possa rimanere operativo per i fornitori alternativi, limitando gli oneri amministrativi e mantenendo le procedure proporzionate. Questo approccio rafforza gli interessi strategici dell'Europa e dimostra la nostra determinazione a stare al fianco del popolo ucraino", aggiunge Andrea Wechsler, negoziatore del Gruppo PPE per la commissione Industria, Ricerca ed Energia.

Nota agli editori

Il Gruppo PPE è il più grande gruppo politico al Parlamento Europeo con 188 deputati provenienti da tutti gli Stati membri

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