L'Europa deve controllare le sue frontiere esterne e fermare l'immigrazione clandestina

03.07.2018 13:30

L'Europa deve controllare le sue frontiere esterne e fermare l'immigrazione clandestina

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Sebastian Kurz

"Il Consiglio europeo ha seguito tre delle principali richieste del Gruppo PPE per fermare l'immigrazione clandestina e controllare meglio le nostre frontiere: dare più mezzi e 10.000 agenti aggiuntivi a Frontex, istituire piattaforme di sbarco in Africa e migliorare la cooperazione con i Paesi africani", ha dichiarato l'eurodeputato Manfred Weber, presidente del Gruppo PPE al Parlamento europeo, durante il dibattito odierno al Parlamento europeo.

Ha invitato i 28 Stati membri a compiere ulteriori passi per trovare una soluzione europea alla crisi migratoria. "Controllare le nostre frontiere esterne è l'unico modo per salvaguardare la fiducia dei cittadini europei nel nostro programma di reinsediamento e dare aiuto a chi ne ha veramente bisogno".

I membri del Parlamento europeo discutono oggi a Strasburgo i risultati del Consiglio europeo del 28-29 giugno e le priorità della Presidenza austriaca del Consiglio europeo per i prossimi sei mesi.

"L'Austria è un Paese europeo forte, ha dato un grande contributo alla storia dell'Europa e sono certo che il suo motto di costruire ponti la guiderà per tutta la durata della sua presidenza", ha dichiarato Manfred Weber al Cancelliere austriaco Sebastian Kurz durante la plenaria del Parlamento europeo.

Il presidente del Gruppo PPE ha inoltre auspicato una svolta in diverse questioni importanti per l'Europa.

Tassazione equa: "Tutte le aziende, compresi i giganti di Internet, dovrebbero essere tassate dove realizzano i loro profitti".

Sul Quadro finanziario pluriennale (QFP), il bilancio a lungo termine dell'Unione europea: "Vogliamo che i negoziati si concludano prima della fine del mandato".

E sulla politica commerciale: il Consiglio dovrebbe rinunciare alla regola dell'unanimità sugli affari esteri.

"Con l'incontro tra il Presidente Trump e il Presidente Putin in Finlandia nei prossimi giorni, la domanda che noi europei ci poniamo è se siamo semplici spettatori che restano inerti mentre altri si danno da fare, oppure se ci battiamo per un'Europa che abbia una voce forte nel mondo".

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