Chiudere il rubinetto del petrolio e del gas russo dal 1° gennaio

16.10.2025 10:13

Chiudere il rubinetto del petrolio e del gas russo dal 1° gennaio

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L'Europa si sta muovendo con decisione per ridurre la sua dipendenza dall'energia russa. Oggi, la Commissione mista per il commercio internazionale e la Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia del Parlamento europeo hanno appoggiato un divieto totale sulle importazioni di gas e petrolio russo e hanno approvato l'avvio di negoziati con gli Stati membri dell'UE.

"Sono soddisfatto dell'ampio sostegno dei miei colleghi a questa importante proposta, che prevede il divieto di tutte le importazioni di petrolio e gas russo nell'UE a partire dal 1° gennaio 2026. Abbiamo rafforzato la proposta di legge iniziale della Commissione europea includendo il petrolio e i suoi prodotti, ponendo fine ai contratti a lungo termine un anno prima - a partire dal 1° gennaio 2027 - e aggiungendo sanzioni per la non conformità ed eliminando le eccezioni per la Slovacchia e l'Ungheria", ha dichiarato l'eurodeputata Inese Vaidere, negoziatrice del Parlamento sulle norme in seno alla Commissione per il commercio internazionale.

A differenza delle sanzioni, che devono essere rinnovate ogni sei mesi, il divieto di importazione è approvato dal Parlamento e da una maggioranza qualificata di Stati membri e rimarrà in vigore a tempo indeterminato. "In questo momento, la Russia non può essere considerata un partner energetico affidabile", ha dichiarato Vaidere. "Ogni euro pagato alla Russia contribuisce a finanziarne l'esercito. Dall'inizio della guerra, i Paesi dell'UE hanno pagato oltre 210 miliardi di euro per l'energia fossile russa - quasi quanto la Russia ha speso per il conflitto".

"REPowerEU non si limita a tagliare il gas russo, ma mira a rafforzare l'indipendenza energetica dell'Europa e a difendere i nostri valori. Questo funziona solo se l'applicazione è credibile e coerente: con controlli rigorosi, una vera cooperazione tra gli Stati membri e le istituzioni dell'UE e una piena responsabilità. La nostra proposta garantisce proprio questo: certezza del diritto per le imprese, meno burocrazia e regole che eliminano le scappatoie come le flotte ombra e le importazioni indirette. Introduciamo un regime di autorizzazione basato sul rischio, con la prova dell'origine e la trasparenza dove è più importante. Rafforzando l'applicazione delle norme e mantenendo al contempo la chiarezza giuridica, proteggiamo sia la nostra sicurezza energetica che la credibilità della politica dell'UE", continua Andrea Wechsler, eurodeputata del Gruppo PPE e negoziatrice della Commissione Industria, Ricerca ed Energia.

Le norme riguardano gas, GNL, petrolio e prodotti petroliferi. Gli Stati membri dovranno ora negoziare per finalizzare l'accordo in modo che possa entrare in vigore il 1° gennaio 2026.

Nota agli editori

Il Gruppo PPE è il più grande gruppo politico al Parlamento Europeo con 188 deputati provenienti da tutti gli Stati membri

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