Stop agli agenti russi nel Parlamento europeo

06.02.2024 13:18

Stop agli agenti russi nel Parlamento europeo

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Un uomo ben vestito grida in un altoparlante russo

Il Parlamento europeo dovrebbe introdurre regole più severe per prevenire le interferenze russe nel Parlamento europeo. Gli eventi organizzati nei locali del Parlamento, gli ospiti esterni invitati e l'uso degli studi televisivi e radiofonici del Parlamento e di altre risorse devono essere sottoposti a un controllo più approfondito, insiste il gruppo del PPE in vista del dibattito odierno in plenaria sullo scandalo Russiagate.

"È allarmante che agenti stranieri stiano diffondendo la propaganda russa senza ostacoli nelle istituzioni dell'UE. Così facendo, minano l'unità della nostra società, diffondono l'odio e la sfiducia nei valori europei e promuovono il populismo e l'estremismo. Dopo l'aggressione della Russia all'Ucraina, l'Unione europea è stata sempre più esposta a una vasta gamma di attacchi ibridi. La presenza di agenti stranieri nel Parlamento europeo e in altre istituzioni pone rischi significativi per la nostra sicurezza e credibilità", afferma l'eurodeputata Sandra Kalniete, tra i promotori del dibattito.

Oltre alla recente rivelazione che l'eurodeputata Tatjana Ždanoka ha una lunga storia di lavoro per l'intelligence russa, gli eurodeputati stanno lanciando l'allarme sul rapporto tra i secessionisti catalani e il governo russo. L'ex leader separatista e attuale eurodeputato Carles Puigdemont ha incontrato ex diplomatici russi alla vigilia del referendum illegale della Catalogna nell'ottobre 2017.

La risoluzione parlamentare prevista, che sarà votata giovedì, elenca come il Cremlino abbia sponsorizzato e sostenuto i partiti di estrema destra in Europa. Tra gli altri, ha fornito al partito di Marine Le Pen un prestito di 9,4 milioni di euro nel 2013. Gli eurodeputati dei gruppi ID e Sinistra, così come i deputati non iscritti, sono noti per la loro propaganda a favore del Cremlino in Parlamento. Tra questi, gli appelli estremi alla distruzione dell'Europa dell'eurodeputato Miroslav Radačovský, che ha ricevuto pagamenti da fonti russe per osservare le elezioni parlamentari del 2021 in Russia. Secondo la risoluzione in votazione, i canali di comunicazione del Parlamento europeo, come il sistema di registrazione video "VoxBox", sono stati utilizzati per creare contenuti di disinformazione pro Cremlino e anti UE.

"La Russia ha una strategia permanente di influenza illegittima e di attacco alle istituzioni democratiche e alla stabilità dell'UE. Dobbiamo essere consapevoli della gravità di questa strategia e affrontarla con tutte le sue conseguenze", sottolinea l'eurodeputato Javier Zarzalejos, che ha negoziato la risoluzione a nome del Gruppo PPE.

"Abbiamo bisogno di modifiche pratiche al Codice di condotta dei deputati per evitare casi simili in futuro. Dovrebbe essere introdotta una procedura di screening per tutto il personale del Parlamento europeo, compresi gli uffici dei deputati. Le risorse del Parlamento non devono essere utilizzate contro i valori dell'UE, né per la diffusione di informazioni ostili da parte di regimi autoritari", sottolinea Kalniete.

Nota agli editori

Il Gruppo PPE è il più grande gruppo politico al Parlamento Europeo con 178 deputati provenienti da tutti gli Stati membri

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