La prossima settimana

Il Gruppo PPE da tempo spinge per alleggerire il carico burocratico degli agricoltori europei. Mercoledì la Commissione presenterà finalmente una serie di riforme volte a semplificare la Politica agricola comune dell'UE. "Gli agricoltori europei sono soffocati dal peso della burocrazia. Molti di loro sono alle prese con le regole, gli obblighi e le pratiche burocratiche e temono che semplici errori possano portare a conseguenze finanziarie. È giunto il momento di snellire la burocrazia, ridurre gli oneri e lasciare che gli agricoltori si dedichino al loro lavoro. Vogliamo dare loro sostegno, certezza giuridica e la flessibilità necessaria per innovare", afferma Herbert Dorfmann, portavoce del Gruppo PPE per l'Agricoltura.

Per il Gruppo PPE, la competitività richiede sicurezza energetica, crescita economica e una transizione efficace dal punto di vista dei costi verso la rete zero. "Per ottenere tutto questo è necessaria una rete elettrica moderna e ampliata. In tutta l'UE, infrastrutture di rete obsolete, ritardi nella pianificazione e inerzia politica stanno bloccando i progressi. Se vogliamo davvero raggiungere gli obiettivi climatici, migliorare la competitività e garantire un'energia rinnovabile a prezzi accessibili, gli investimenti nella rete elettrica devono essere una priorità politica", afferma Sean Kelly, eurodeputato del gruppo PPE, negoziatore della relazione sulle reti elettriche, che sarà votata martedì mattina in seno alla commissione parlamentare per l'industria, la ricerca e l'energia. La relazione affronta la necessità di modernizzare ed espandere la rete per rispondere alle sfide future dell'offerta e della domanda e per garantire la competitività dell'UE. Grazie al Gruppo PPE, la relazione include anche la necessità di sostenere la produzione europea di componenti della rete, di fornire una maggiore visibilità a lungo termine all'industria per pianificare gli investimenti e di ridurre le strozzature di produzione e i ritardi nelle consegne.

Il Gruppo PPE sta guidando gli sforzi per creare nuove capacità e strutture a livello europeo per combattere le interferenze straniere. Martedì, l'eurodeputato Tomas Tobé, negoziatore principale della Commissione speciale del Parlamento sullo Scudo democratico europeo (EUDS), terrà una conferenza stampa per presentare i progressi del suo lavoro. "Il mio documento di lavoro serve come una sorta di relazione intermedia sul lavoro del Parlamento con lo Scudo per la democrazia europea. Il mio messaggio è molto semplice: Siamo di fronte a sfide serie in cui forze esterne tentano in vari modi di influenzare illegittimamente i processi democratici in Europa. L'UE deve rafforzare la sua protezione contro queste minacce. La difesa della democrazia europea e dei nostri valori deve essere al centro degli impegni politici dell'UE", afferma Tobé, che è anche vicepresidente del Gruppo PPE. La conferenza stampa si terrà martedì 13 maggio alle 11:00.

Mercoledì la Corte dei conti europea presenterà la sua relazione sui finanziamenti UE concessi alle ONG, che conferma la mancanza di trasparenza di tali finanziamenti. Il Gruppo PPE è stato in prima linea nel denunciare questo scandalo e continuerà a spingere per un'azione ulteriore e più incisiva. "La Commissione europea non deve finanziare segretamente le ONG per fare pressioni sul Parlamento europeo o contro le sue proposte legislative. Sebbene le ONG svolgano un ruolo vitale in ogni democrazia, devono comunque essere soggette a un controllo finanziario. La trasparenza non è una punizione, è una questione di fiducia e un principio democratico fondamentale", afferma Tomáš Zdechovský, portavoce del Gruppo PPE nella Commissione per il controllo dei bilanci, dove verrà presentato il rapporto.

"La decisione di aumentare gradualmente i dazi doganali sui prodotti provenienti da Russia e Bielorussia è un passo necessario per impedire alla Russia di utilizzare il mercato dell'UE per finanziare la sua guerra contro l'Ucraina. Ma francamente sarebbe dovuta arrivare molto prima", afferma l'eurodeputata Inese Vaidere, principale negoziatrice del Parlamento europeo in vista del voto della commissione Commercio internazionale sulla legislazione in materia, previsto per giovedì 15 maggio. "Così come abbiamo ridotto la nostra dipendenza dal gas russo, ora dobbiamo agire sui fertilizzanti, che vengono prodotti utilizzando lo stesso gas. Continuare a importare questi prodotti significherebbe finanziare la macchina da guerra della Russia. Questa proposta è un compromesso equilibrato: darà impulso all'industria dei fertilizzanti dell'UE, che ha sofferto a causa dell'afflusso di prodotti russi a basso costo, e darà agli agricoltori il tempo di adattarsi. E, cosa importante, include misure di salvaguardia per rispondere rapidamente se i prezzi dei fertilizzanti dovessero aumentare", afferma Vaidere.