L'indebolimento della politica regionale è un problema per il QFP

Pochi giorni prima che la Commissione presenti la sua tabella di marcia per il prossimo bilancio a lungo termine dell'UE (QFP), il gruppo del PPE ha adottato oggi all'unanimità il suo documento di posizione sul futuro della politica regionale. Il documento delinea il punto di vista e le richieste principali del più grande gruppo politico sul finanziamento delle regioni dell'UE.

"Il Gruppo PPE è il gruppo delle regioni, delle città e delle aree rurali. Siamo sul campo, vediamo e sentiamo. Il Gruppo PPE ha delle linee guida per quanto riguarda la proposta della Commissione sulla politica regionale dopo il 2027. Il superamento di queste linee sarebbe un ostacolo all'approvazione del bilancio a lungo termine. È tempo che la politica regionale sia definita per le regioni, dalle regioni. Esse dovrebbero avere un potere di 'veto' su qualsiasi riforma dannosa", afferma l'eurodeputato Andrey Novakov, portavoce del Gruppo PPE per la politica regionale.

Tra gli altri punti, il Gruppo PPE chiede una valutazione dei bisogni locali basata su molteplici criteri, per determinare dove e quanto investire, ponendo l'accento su un'assegnazione dal basso verso l'alto piuttosto che dall'alto verso il basso. Non accetteremo alcuna centralizzazione dell'allocazione delle risorse.

Il Gruppo PPE chiede inoltre che la politica di coesione rimanga un pilastro separato e ben finanziato nel bilancio dell'UE. "Chiediamo una programmazione strategica e guidata a livello locale, una migliore sinergia tra i fondi e una chiara demarcazione dagli altri strumenti dell'UE. È essenziale che questa politica non sia considerata come un serbatoio di denaro di ultima istanza", afferma Novakov.

Il testo completo del documento di posizione del Gruppo PPE è disponibile qui.