La prossima settimana

Mercoledì il Parlamento europeo discuterà con il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán il programma e le attività della Presidenza ungherese del Consiglio dell'UE. "Siamo pronti a confrontarci con Viktor Orbán su ciò che lui e il suo governo stanno facendo durante la Presidenza ungherese dell'UE", afferma l'eurodeputato Manfred Weber, presidente del Gruppo PPE.

Le cattive notizie provenienti dall'industria automobilistica europea si susseguono con allarmante regolarità negli ultimi tempi. Martedì i deputati discuteranno della crescente crisi dell'industria automobilistica europea. Il Gruppo PPE sa che le sfide che l'industria automobilistica deve affrontare hanno molte cause, ma siamo anche certi che le politiche europee unilaterali svolgono un ruolo importante. Il Gruppo PPE chiede da tempo una revisione del divieto di utilizzo dei motori a combustione entro il 2035. Siamo convinti che l'obiettivo di rendere tutte le nuove automobili neutre dal punto di vista climatico entro il 2035 debba essere raggiunto in modo tecnologicamente neutrale.

Il Gruppo PPE vuole salvaguardare la sicurezza dell'Europa e rafforzare le frontiere esterne dell'UE per proteggere la zona Schengen. Mercoledì il Parlamento europeo discuterà il rafforzamento delle frontiere esterne dell'Europa, tra cui la triplicazione del personale di Frontex fino a 30.000 unità e l'attribuzione di maggiori poteri di bilancio e di applicazione. "La situazione attuale è pericolosa perché non abbiamo un controllo sufficiente sull'immigrazione in Europa. Se necessario, gli Stati membri dovrebbero essere in grado di introdurre controlli interni. Ma la decisione del governo tedesco di introdurre controlli alle frontiere interne potrebbe avere un effetto domino. Schengen è estremamente importante. Schengen è in pericolo e lo è anche la nostra sicurezza. Dopo anni di ritardi da parte della sinistra di questo Parlamento, gli Stati membri devono agire rapidamente per attuare pienamente il Patto sulla migrazione. La Commissione europea deve impegnarsi chiaramente a rafforzare le frontiere esterne dell'UE, sostenendo Frontex e finanziando le recinzioni di confine, garantendo una maggiore cooperazione con i Paesi terzi e portando avanti la direttiva sui rimpatri. I migranti che non hanno diritto di rimanere in Europa devono essere rimpatriati", ha sottolineato il vicepresidente del gruppo PPE Tomas Tobé.

Il Gruppo PPE è a favore di una strategia equilibrata per l'edilizia abitativa a livello europeo. Mercoledì pomeriggio, il Parlamento europeo terrà un dibattito in plenaria sulla garanzia di alloggi sostenibili, dignitosi e a prezzi accessibili in Europa. Sebbene l'edilizia abitativa debba rimanere di competenza nazionale, la designazione di un Commissario europeo per l'edilizia abitativa rappresenta un'opportunità per discutere della crisi abitativa che affligge molti Stati membri. "L'UE può svolgere un ruolo cruciale nell'affrontare le disuguaglianze strutturali e nel garantire che un alloggio dignitoso e a prezzi accessibili diventi e rimanga una realtà per tutti", afferma l'eurodeputato Dennis Radtke, portavoce del gruppo PPE nella commissione Affari sociali. "Una strategia abitativa dovrebbe incoraggiare gli investimenti nella proprietà privata e sbloccare il potenziale economico dei programmi abitativi. Dobbiamo rendere più facile per le banche finanziare l'edilizia abitativa", spiega Markus Ferber, portavoce del Gruppo PPE nella Commissione economica.

"Un anno dopo gli spregevoli attacchi terroristici contro Israele, piangiamo tutte le vittime innocenti e chiediamo il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi", afferma Michael Gahler, eurodeputato e portavoce del Gruppo PPE per gli Affari Esteri, in vista del primo anniversario dell'attacco terroristico di Hamas contro Israele che ricorre lunedì. "Gli attacchi terroristici brutali e indiscriminati commessi da Hamas contro Israele il 7 ottobre 2023 hanno scatenato un conflitto che ha creato una situazione umanitaria catastrofica che mette a rischio la stabilità dell'intera regione. I recenti eventi in Libano e gli attacchi diretti dell'Iran contro Israele minacciano seriamente di far salire ulteriormente le tensioni. Il nostro appello inequivocabile per un cessate il fuoco immediato e permanente non deve essere compromesso dalle azioni illegali e sconsiderate del regime del Mullah iraniano e dei suoi proxy. Chiediamo il rilascio immediato e incondizionato dei restanti ostaggi israeliani e continuiamo a riaffermare il diritto di Israele all'autodifesa, come sancito e vincolato dal diritto internazionale".