Accordo Israele-Hamas: Un primo timido passo verso la pace

09.10.2025 12:32

Accordo Israele-Hamas: Un primo timido passo verso la pace

Avviso importante

Questo documento e' stato tradotto automaticamente.


Mostra versione originale
Persone camminano accanto a un muro con foto di ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza durante una manifestazione che chiede il rilascio di tutti gli ostaggi il 27 gennaio 2024 a Tel Aviv, in Israele.

Il Gruppo PPE accoglie con favore l'annuncio dell'accordo tra Israele e Hamas come un primo passo di speranza verso la fine del conflitto. Il piano di pace riflette gli obiettivi perseguiti dal Gruppo PPE .

"L'accordo firmato su Gaza è una buona notizia, soprattutto per gli ostaggi sopravvissuti, ma anche per gli israeliani e i palestinesi in generale, per la regione e per la comunità internazionale. Ora si tratta di attuare completamente l'accordo e di non permettere a nessuno di trovare pretesti per evitarlo", ha dichiarato Michael Gahler , portavoce del Gruppo PPE presso la Commissione Affari Esteri del Parlamento.

Questo accordo deve innanzitutto garantire il ritorno in sicurezza degli ostaggi e il disarmo e la rimozione di Hamas dal controllo di Gaza. Solo attraverso questi passi la popolazione di Gaza e Israele potranno muoversi verso una pace e una sicurezza sostenibili. Il Gruppo PPE considera questo momento come un punto di partenza critico per la ricostruzione di Gaza, che è strettamente legata al processo di pace.

"Il piano di pace per Gaza merita il nostro pieno sostegno, non perché sarà facile, ma perché la pace non lo è mai. L'attuazione sarà complessa, ma l'Europa deve essere ferma nel trasformare la speranza in progressi concreti, passo dopo passo", ha sottolineato Antonio Lopez Isturiz, portavoce del Gruppo PPE per Israele.

Rimangono molte sfide, tra cui l'applicazione, la governance, la responsabilità e il mantenimento della fiducia. Ma se attuato in buona fede, questo accordo potrebbe aprire la porta a un nuovo capitolo, definito non da cicli di violenza, ma dalla ricostruzione, dalla riconciliazione e dal perseguimento condiviso di una pace giusta e duratura. Anche se di portata limitata, rappresenta un inizio necessario: un piano di pace incentrato su Gaza che può gettare le basi per un progresso più ampio in futuro.

Nota agli editori

Il Gruppo PPE è il più grande gruppo politico al Parlamento Europeo con 188 deputati provenienti da tutti gli Stati membri

Altri contenuti collegati