Pedaggio autostradale, Dorfmann (SVP/PPE) : «Europa tutela ambiente e residenti»

24.05.2018 13:00

Pedaggio autostradale, Dorfmann (SVP/PPE) : «Europa tutela ambiente e residenti»

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Bruxelles. La commissione trasporti del Parlamento europeo ha votato oggi una relazione in materia di pedaggi stradali. La relazione è parte del pacchetto mobilità “Europa in movimento”, che contiene una serie di misure per portare l’Europa verso una mobilità moderna e a basse emissioni. Tutti le proposte di emendamento avanzate dall’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann hanno trovato la maggioranza in commissione.

L’Europa ha bisogno di regole aggiornate per gestire il traffico e renderlo così più rispettoso dell’ambiente e meno inquinante. A questo proposito, anche i sistemi di pedaggio necessitano di un adattamento, affinché il traffico su strada nel mercato comune venga reso più efficiente attraverso regole più rigide e, in questo modo, si renda possibile un trasferimento concreto del trasporto di merci e persone dalla strada alla rotaia.

La relazione adotta oggi prevede la revisione della direttiva Eurovignette del 1999. Attenzione particolare è rivolta all’armonizzazione dei sistemi di pedaggio dei vari Stati membri, attualmente molto diversi tra loro, sia per quanto riguarda i tir che per le auto. Entro il 2025 i sistemi di pedaggio dovranno essere armonizzati in tutta Europa, il che comporterà la fine dei pedaggi come li conosciamo oggi.

Al loro posto, verrà introdotta una forma di pedaggio relativa ai chilometri percorsi. Attraverso l’applicazione del principio “chi inquina paga” sarà possibile promuovere un traffico su strada più sostenibile sia dal punto di vista ecologico che finanziario. Con le nuove norme, infatti, gli Stati membri dovranno trasferire i costi esterni, come il rumore o danni ambientali, sul prezzo del pedaggio e sugli oneri infrastrutturali. Nelle zone di montagna ecologicamente sensibili le maggiorazioni potranno essere quadruplicate. Per gli Stati membri, l’introduzione di questa eurovignetta non sarà più soltanto un’opzione – che l’Italia peraltro non ha mai utilizzato – ma sarà invece un obbligo.

L’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann ha espresso la sua soddisfazione per il voto odierno: “Questa direttiva è funzionale all’introduzione di un pedaggio specifico lungo la tratta che interessa il corridoio del Brennero. Solo in questo modo si può contrastare in maniera efficiente la deviazione da altre rotte del traffico sulla tratta del Brennero. Dobbiamo introdurre misure forti, per evitare che migliaia di tir ogni giorno scelgano di passare dal Brennero, solo perché questo è più conveniente della linea del San Gottardo. La situazione attuale rischia di portare l’autostrada del Brennero sull’orlo del collasso. L’ingorgo di questa settimana ha dimostrato che le cose non possono continuare così. Non possiamo consentire al traffico di transito di bloccare la nostra autostrada, di renderla inutilizzabile per i nostri cittadini e l’economia e di inquinare l’aria”.

Inoltre, la commissione trasporti del Parlamento si è espressa affinché gli introiti legati agli oneri infrastrutturali e alle maggiorazioni relative ai costi ambientali siano riutilizzati per prevenire i danni all’ambiente e all’uomo e per finanziare nuovi progetti infrastrutturali alternativi.

“Questo conferma la lungimiranza della decisione dell’Alto Adige di finanziare negli ultimi dieci anni la costruzione del tunnel di base del Brennero. Oggi abbiamo ancorato questo principio a livello europeo. È però anche ora di pensare a misure efficienti di compensazione ambientale per i cittadini che vivono lungo l’autostrada. L’Autostrada del Brennero è infatti un’impresa che raccoglie notevoli profitti, di cui però i residenti vedono solo sporcizia e rumore”, ha dichiarato Herbert Dorfmann.

Le nuove norme prevedono inoltre che in futuro anche i veicoli commerciali leggeri come, ad esempio, i piccoli camion, siano soggetti alle regole relative al pedaggio e al tachigrafo. Gli autocarri leggeri fanno sempre più una concorrenza silenziosa ai tir e costituiscono anche un pericolo per il traffico su strada, perché il conducente non è tenuto a rispettare alcuna regola sui tempi di riposo e in questo senso può condurre anche fino allo sfinimento.

Prima di entrare in vigore, la direttiva dovrà passare dalla plenaria del Parlamento europeo ed essere negoziata con gli Stati membri.

“Il voto di oggi è un passo importante verso una politica del traffico europea sostenibile per chi risiede vicino all’autostrada. In particolare, si tratta di una pietra miliare per la tratta del Brennero e l’Alto Adige”, ha concluso Herbert Dorfmann.

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