EMA- La VIA (FI/PPE): Da Bruxelles fumata nera per Amsterdam

23.05.2018 10:00

EMA- La VIA (FI/PPE): Da Bruxelles fumata nera per Amsterdam

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Le opinioni espresse qui sono quelle della delegazione nazionale, che non riflettono sempre quelle del Gruppo nel suo insieme
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Ieri Parlamento europeo, Commissione e Consiglio si sono riuniti per quello che poteva essere l’ultimo “trilogo”, cioè la riunione tra le istituzioni europee in cui si sarebbe dovuto dare il via libera al testo legislativo finale del regolamento EMA, contenente la modifica della sede dell’agenzia per i medicinali, da Londra ad Amsterdam, a seguito della Brexit.

Invece la delegazione del Parlamento europeo, guidata dal relatore Giovanni La Via, ha ribadito la propria posizione e rimandato al mittente le proposte messe sul tavolo dagli Stati Membri. “Ho spiegato alla Presidenza bulgara, e alla Commissione europea, che per noi l’unica accettabile è una proposta che veda riconosciuto a pieno titolo il ruolo di co-legislatore del Paramento europeo. I cittadini europei hanno assistito a procedure non trasparenti e a lanci di monetine e sorteggi, e questa prassi deve finire qui. Vogliamo applicare le regole in maniera certa e prevedere il coinvolgimento del Parlamento sin dalle prime fasi della procedura di selezione delle sedi delle agenzie europee”, commenta l’europarlamentare siciliano. “Si tratta di rispetto istituzionale. La posizione espressa ieri ha avuto il consenso di tutti i gruppi politici, segno dell’unità e della forza della nostra richiesta”, commenta La Via, definendo “inaccettabili” le proposte del Consiglio, sintetizzate in “una richiesta di una valutazione di impatto da parte della Commissione europea sulle procedure utilizzate negli ultimi anni, invece che di un vero e proprio avvio di una fase di riforma degli accordi che stabiliscono le regole di selezioni delle sedi, come da noi richiesto formalmente, e come richiesto dal Presidente Tajani a nome di tutto il Parlamento”. “Tra l’altro- aggiunge La Via- la Commissione ha già negli anni passati valutato questo accordo e sottolineato le diverse debolezze delle regole relative alle agenzie, per cui un ulteriore studio sarebbe oggi inutile. E’ evidente a tutti che queste regole non funzionano, i casi EMA e EBA sono per me cristallini. Bisogna dare spazio ai rappresentanti dei cittadini”. Accanto alla questione istituzionale, La Via ha, inoltre, sottolineato l’importanza del rispetto dei tempi di consegna degli edifici da parte degli olandesi, condizione posta dal Parlamento alla scelta di Amsterdam: “per noi è importante che l’Ema sia operativa e possa svolgere il suo importante ruolo per i cittadini europei in una città che consenta l’espletamento efficace delle sue attività, e in delle sedi funzionali e consegnate nei tempi previsti. Per questo abbiamo richiesto al Governo olandese di aggiornarci ogni 3 mesi sullo stato di avanzamento dei lavori”, conclude l’europarlamentare.

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