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Sviluppo

Nuova vita per la cooperazione allo sviluppo dell'UE

In termini pratici, la commissione è competente a decidere il bilancio per gli aiuti umanitari e la cooperazione allo sviluppo dell'UE, nonché a monitorare il modo in cui la Commissione europea e il Servizio europeo per l'azione esterna utilizzano i fondi dell'UE e attuano la politica dell'UE in questi ambiti.

Il Gruppo PPE caldeggia fortemente partenariati più efficaci e orientati ai risultati in modo da intensificare l'impatto della cooperazione allo sviluppo. Abbiamo un regolare dialogo politico, sia a livello bilaterale che nel quadro delle organizzazioni internazionali e sedi interparlamentari interessate, e promuoviamo i valori democratici, il buon governo e i diritti umani nei paesi in via di sviluppo.

Il Gruppo PPE sostiene il passaggio dall’ approccio donatore-beneficiario, ormai obsoleto, agli accordi di partenariato definiti su un piano di parità. Questo cambiamento consente a entrambe le parti di perseguire i propri interessi, ma anche di individuare settori comuni in cui è possibile collaborare. Solo nell'ultimo anno, il PPE ha adottato un documento di sintesi del gruppo sulle relazioni UE-Africa che apre la strada a un partenariato più efficace e reciprocamente vantaggioso.

Priorità strategiche vantaggiose per tutte le parti

Il Gruppo PPE ritiene che la cooperazione allo sviluppo debba basarsi su priorità strategiche e interessi condivisi con i paesi partner. Lo sviluppo senza sicurezza non è possibile; sosteniamo quindi una cooperazione rafforzata dell'UE con i paesi in via di sviluppo per promuovere la sicurezza e la stabilità e affrontare anche il problema degli sfollamenti forzati.

Da cristiano-democratici crediamo che, se ci sono le giuste condizioni, ogni persona possa contribuire al miglioramento delle proprie condizioni di vita e allo sviluppo della propria comunità. La cooperazione allo sviluppo dell'UE deve dare alle persone gli strumenti per poterlo fare.

È quindi essenziale sostenere l'accesso all'istruzione e alla formazione professionale di qualità, nonché stimolare il commercio, gli investimenti e la creazione di posti di lavoro per favorire una crescita economica sostenibile e ridurre la povertà. Il Gruppo PPE ha pertanto accolto con favore l'iniziativa Global Gateway, che mira a mobilitare investimenti infrastrutturali del settore privato nei paesi partner: è uno strumento per rispondere alla concorrenza geopolitica in Africa e creare opportunità commerciali e d'investimento per l'Europa. Sappiamo che i soli fondi pubblici, a carico dei contribuenti europei, non saranno mai sufficienti a risolvere le grandi sfide che i paesi partner si trovano ad affrontare. Per rendere più efficiente la cooperazione allo sviluppo dell'UE, occorre rafforzare i partenariati pubblico-privato, mobilitando il settore privato per realizzare investimenti che contribuiscano alla crescita economica sostenibile e creino situazioni vantaggiose sia per l'Europa che i paesi partner.

Crediamo che la nostra cooperazione allo sviluppo debba necessariamente affrontare le cause profonde della migrazione in modo da ridurre sensibilmente quella irregolare verso l'Europa. L'UE deve aiutare i paesi partner a creare opportunità per i propri cittadini; questi paesi, a loro volta, devono migliorare la cooperazione in materia di rimpatrio e riammissione dei migranti irregolari.

Sin dal primo giorno della guerra illegale di aggressione russa contro l'Ucraina, il Fruppo PPE si è adoperato senza sosta per rafforzare l'assistenza umanitaria a favore dell'Ucraina, fornire cibo, riparo e istruzione e salvare la vita di civili innocenti. Il gruppo PPE ha poi fortemente sostenuto la necessità di affrontare le catastrofiche ricadute della guerra sui paesi in via di sviluppo, in particolare l'insicurezza alimentare. La Russia ha la responsabilità di aver scatenato una crisi alimentare globale che ha lasciato 49 paesi sull'orlo della carestia. Il Gruppo PPE ha sollecitato una risposta globale e sostenibile, con l'UE in prima linea, per agevolare la fornitura di prodotti alimentari dall'Ucraina alle regioni in condizioni di insicurezza alimentare, aumentare la produzione locale nei paesi partner e sostenere le aziende agricole a conduzione familiare.

Burkina Faso, donna con in mano un telefono cellulare